Dopo
la prima restrizione ("Tzimzum Aleph") nuovi
contenitori di ricezione appaiono al posto di Behinah Dalet. Sono
stati formati dal contatto di contraccolpo tra la luce e lo schermo.
Tuttavia dobbiamo ancora comprendere come quella luce si trasforma in
un vaso di ricezione dopo essere stata Luce Riflessa da un tale
contenitore. La luce si trasforma in un contenitore ed inizia ad
agire in modo opposto.
Per
spiegare questo, prendiamo un esempio dal nostro mondo. L'uomo
naturalmente rispetta il "desiderio di dare",
infatti si vergogna di ricevere senza dare niente in cambio.
Supponiamo che una persona va nella casa di un suo amico il quale gli
offre un pasto. Naturalmente egli rifiuterà di mangiare
indipendentemente da quanto affamato portebbe essere, perchè egli
odia essere colui che riceve senza dare nulla in cambio.
Il
padrone di casa, comunque, tenta di convincerlo; gli chiarisce che se
mangia il suo cibo ne sarà immensamente felice. Quando l'ospite
sente che quello che dice il padrone di casa è vero, sarà concorde
ad accettare il cibo, in modo da sentirsi più come un ricevente.
Inoltre ora l'ospite sente che stà dando al padrone di casa,
deliziandolo con il gustare il suo cibo. Ne consegue che, malgrado la
sua fame, ovvero il contenitore (desiderio) originale per il
ricevimento del cibo, l'ospite non può toccare le prelibatezze
finchè la sua vergogna non è placata dalla persuasione del padrone
di casa.
Vediamo
come un nuovo contenitore per il ricevimento del cibo viene alla
vita. Il graduale innalzamento della forza di persuasione del padrone
di casa e la resistenza dell'ospite alla fine trasformano la
ricezione in dazione. L'atto di ricezione resta immutato; solo
l'intenzione è trasformata. E' la forza della resistenza e non la
fame (il vero contenitore della ricezione) che si trasforma nella
ragione per accettare il trattamento.